Le pappardelle sono un formato di pasta all’uovo, simile alle tagliatelle, ma di larghezza superiore. Dal verbo latino ‘pappare’, cioè mangiare, parola in uso nel gergo toscano per indicare il piacere di consumare il cibo e che, secondo alcuni, porterebbe lasciar credere che questo formato di pasta fresca sia nato nella terra di Dante e Petrarca. L’arte, tutta italiana, di saper trasformare il grano in pasta e di saperla cucinare e portare in tavola è sicuramente di origine medievale, infatti nei ricettari dei secoli XIV e XV si parla già di macharoni, vermicelli, tagliarini, strangola preti, ravioli, tortelli, minutelli, schinchinelli, per finire con pancardelle o papparelle. Se per le “cugine” tagliatelle si è mossa l’Accademia della Cucina Italiana che presso la Camera di Commercio di Bologna ha depositato, nel 1972, le sue dimensioni ufficiali (8 mm che corrisponde alla 12.270esima parte dell’altezza della Torre degli Asinelli di Bologna), non altrettanto rigore scientifico è stato riservato alle Pappardelle, la cui larghezza può variare, a seconda delle regioni o delle ricette familiari, da 2 fino a 4 cm. (Continua a leggere dopo la foto)
Il territorio che ha di fatto reso celebri le Pappardelle, è stata la Maremma, dove sono famosissime le Pappardelle al coniglio di Castagneto. Questa pasta trova il suo spazio anche nei ricettari umbri per essere condita con i ragù a base di funghi e carne oppure con gli intingoli della cottura della selvaggina, normalmente lepre, ma anche cinghiale. È un impasto spesso casalingo per cui abbiamo individuato questa ricetta che sicuramente vi piacerà.
Ingredienti per 6 persone:
400 g di farina
4 uova
sale
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Preparazione. Versate la farina a fontana, rompete le uova nella conca che avete preparato al centro e aggiungete un pizzico di sale. Sbattendo le uova con la forchetta amalgamate con la farina ai bordi e continuate poi ad impastare con le mani fino a quando il tutto non avrà raggiunto una consistenza soda ed elastica e un aspetto omogeneo. Lasciate quindi riposare l’impasto per circa trenta minuti prima di suddividerlo in diverse porzioni. Stendete dunque queste parti con l’aiuto di un mattarello fino a raggiungere uno spessore di circa un millimetro e mezzo. Il passo successivo è quello di arrotolare la sfoglia su sé stessa e tagliarla formando delle strisce di 2-3 cm di larghezza. Una volta srotolate avrete le vostre pappardelle. Non resterà altro che lessare le strisce di pasta in una pentola con abbondante acqua salata. Vi consigliamo di servirle con un sugo a base di carne, magari cinghiale o lepre, facendole saltare nella padella in cui lo avrete preparato. Buon appetito!