L’influenza stagionale è una malattia prettamente invernale che insorge a causa dei virus RNA che mutano di anno in anno. Il sintomo più comune dell’influenza è la febbre, accompagnata molto spesso da tosse, mal di gola, raffreddore, mal di testa e altri sintomi meno comuni.
La febbre rappresenta uno dei sintomi che altera le funzioni dell’organismo e può avere molteplici cause: nel caso di un’influenza stagionale, la febbre è provocata dall’aggressione degli agenti patogeni esterni quali virus e batteri.
Come prevenire l’influenza e la febbre? Il metodo più efficace è quello di rinforzare il sistema immunitario prima dell’inverno, attraverso l’integrazione dei componenti essenziali per l’organismo e delle vitamine necessarie, con un’alimentazione sana e svolgendo regolarmente un’adeguata attività fisica.
Cosa sapere della febbre
La febbre consiste in una variazione della temperatura corporea che si manifesta in relazione a determinate condizioni patologiche. La temperatura media del corpo umano oscilla dai 36°C ai 37,5°C e, per questo motivo, viene considerata febbre la temperatura corporea superiore ai 37,5°C. Oltre a virus e batteri, anche le infiammazioni possono causare la febbre e indebolire il sistema immunitario di un individuo.
Le malattie che possono provocare la febbre sono tante, a partire da quelle più lievi come il raffreddore, fino all’influenza o alle patologie più gravi. La febbre consuma molto energie del corpo umano, per questo motivo è fondamentale tenerla sotto controllo, in particolare quando insorge nei bambini. Quando la febbre supera i 39°C viene considerata pericolosa per la salute ed è consigliato il controllo frequente da parte del medico. La condizione è considerata grave e necessita di essere tenuta sotto controllo in ospedale, quando la febbre supera i 41,5°C.
Generalmente, la febbre si evolve in 3 particolari fasi: la fase prodromica, fastigio e la defervescenza. La prima fase coincide con l’inizio della febbre e quindi con l’innalzamento della temperatura. Si tratta di una fase in cui avvengono i brividi e i primi sintomi lievi.
La fase di acme febbrile, denominata anche fastigio, è contraddistinta da una durata variabile e presenta numerosi sintomi, come la cefalea, l’aumento della frequenza respiratoria e del battito cardiaco e la forte sensazione di calore.
La defervescenza, infine, è una fase che tende ad avvenire in maniera graduale, quando i valori tornano alla normalità e l’organismo attiva dei meccanismi volti ad abbassare la temperatura.
Consigli utili per far passare la febbre
Il meccanismo della febbre è un meccanismo di difesa naturale dell’organismo di una persona. Per velocizzare il meccanismo di raffreddamento del corpo, è possibile seguire alcune pratiche, in particolar modo quando la febbre è causata dall’influenza stagionale o da altre tipologie di virus.
I rimedi farmacologici sono essenziali quando la febbre supera una certa temperatura, ovvero i 38,5°C e i medici tendono a consigliare l’uso di antipiretici, come i FANS. Se la febbre peggiora, è necessario rivolgersi al proprio medico di fiducia per provare altri trattamenti farmacologici e quando la febbre supera i 40°C e i farmaci non fanno alcun effetto, è necessario recarsi al pronto soccorso.
Oltre al trattamento farmacologico consigliato dal proprio medico di fiducia, per far abbassare la febbre è possibile seguire un’alimentazione adeguata e utilizzare integratori che rafforzano il sistema immunitario.
La corretta alimentazione è il modo più naturale per rafforzare la difesa dell’organismo. Per evitare la disidratazione con la febbre, è importante reintegrare la giusta quantità di liquidi, mediante acqua, spremute, tisane e così via. Durante lo stadio iniziale, l’alimentazione semisolida è più adatta, come i passati di verdura, il brodo, le gelatine e gli omogeneizzati.
Quando i sintomi migliorano, si possono reintrodurre i cibi solidi, in piccole razioni e senza appesantire le funzioni digestive.