L’henné è una pianta cespugliosa che cresce nelle zone caldo-secche di Africa, India e Medio-Oriente, e il suo nome scientifico è lawsonia inermis. Fin dall’antichità (parliamo di 5mila anni fa, circa), le sue foglie sono state fatte essiccare e polverizzate per colorare i capelli naturalmente. Le colorazioni per capelli neri o castani sono composti a base di henné, indigo e cassia: la polvere di foglie di henné produce infatti solo tinte rosso-arancione. Una delle caratteristiche dell’henné è che oltre a colorare, rende i capelli lucidi, forti e setosi, pulisce la cute e la riequilibra, combattendo anche la forfora. Ecco come preparare l’hennè: ciotola non metallica (va bene in plastica, vetro o ceramica), mestolo di legno, guanti di lattice, pellicola trasparente per alimenti, succo di limone o aceto, yogurt bianco, acqua calda, asciugamano scuro vecchio (i tessuti si macchiano a contatto con l’henné), maglietta sacrificabile, miele (facoltativo), cannella in polvere (facoltativo), olio essenziale alla lavanda o rosmarino, (facoltativo), crema grassa (facoltativa). (Continua a leggere dopo la foto)
Preparate il composto di sera e lasciatelo riposare per tutta la notte a temperatura ambiente (20-22°), coperto con un foglio di pellicola trasparente. Solo dopo che avrà riposato, l’henné rilascerà il colore. Lasciando invece riposare l’impasto per due ore a 35° sarà possibile fare il colore, ma il risultato sarà meno brillante. Quando vi apprestate ad applicare l’impasto, diluitelo ulteriormente con té al limone fino a rendere il composto fluido circa come uno yogurt.
(Continua a leggere dopo le foto)
Usato da sempre in Africa e in Oriente, da noi l’henné ha avuto grande successo negli anni Settanta. Oggi è tornato di moda e molti parrucchieri lo propongono come alternativa alle tinte chimiche per coprire i capelli bianchi o donare dei riflessi luminosi.