Fatica intensa, stanchezza, spossatezza e irritabilità possono investire ognuno di noi, soprattutto in periodi di iperattività lavorativa o personale. La mancanza di energia spesso si fa sentire e mina le attività quotidiane. Tutti sperimentiamo questa crisi: lo stress cronico, il malessere stagionale, i problemi di sonno o semplicemente una dieta squilibrata possono essere la causa della mancanza di energia.
Scopriamo i diversi modi per ritrovare la giusta vitalità.
Regola numero uno: attenzione all’alimentazione
Il nostro cibo può davvero influenzare le emozioni e il benessere mentale? La risposta è sì. Ciò che mangiamo coinvolge direttamente la struttura e la funzione del nostro cervello e, in definitiva, il nostro umore.
Il nostro cervello è costantemente attivo e regola pensieri, emozioni, movimenti e funzioni corporee. Ha bisogno di una fonte costante di carburante e quel carburante è nel cibo. La composizione di questa fonte energetica ha un effetto decisivo. Le diete ricche di zuccheri e carboidrati possono essere dannose per il cervello.
Molti studi hanno trovato un legame tra una dieta ricca di zuccheri raffinati e ridotta funzione cerebrale, nonché peggioramento dei sintomi di disturbi dell’umore, come la depressione.
In periodi di forte stress, specialmente se questo dipende da un’intensa attività lavorativa, si tende a concedersi meno tempo per mangiare, e assumere dunque maggiormente cibo spazzatura, a mangiare meno frutta e verdura e più alimenti ricchi di zuccheri e carboidrati raffinati.
Questo è sicuramente un contributo notevole allo stress cronico che già ci sopraffà e provare a cambiare paradigma alimentare, ad incorporare più cereali integrali, noci, fagioli, legumi, frutta e verdura nella dieta quotidiana aiuterà il cervello a fare il suo lavoro. Questi alimenti contengono vitamine e sostanze nutritive che sono state associate al controllo degli umori. Inoltre, aiutano a stabilizzare la glicemia, il che si traduce in meno sbalzi d’umore e fluttuazioni dell’energia.
Affrontare l’affaticamento scegliendo le giuste vitamine
Quando si tratta di scegliere un integratore per stanchezza e umore, ci sono molte scelte disponibili, ma quelli più appropriati puntano su un rinvigorimento a base delle giuste vitamine e oligoelementi. In particolare bisognerebbe scegliere quelli a base di vitamina B9 (o acido folico), vitamina B12 e SAMe.
Alcuni studi scientifici hanno di fatto rivelato che la stanchezza cronica è uno dei sintomi di una carenza di vitamina B12. Ciononostante ci sono evidenze secondo cui anche alcune persone che non erano carenti di vitamina B12 siano riuscite ad ottenere più energia grazie ad una integrazione di vitamina B12 nella propria dieta.
Questo accade perché tutte le vitamine del gruppo B aiutano il corpo a convertire il cibo (carboidrati) in carburante (glucosio), che viene utilizzato per produrre energia. Queste vitamine del gruppo B, in particolare B9 e B12, aiutano anche il corpo a utilizzare i grassi e le proteine. Le vitamine del complesso B sono necessarie per la salute della pelle, dei capelli, degli occhi e del fegato. Aiutano anche il sistema nervoso a funzionare correttamente, interferendo positivamente sulla capacità di concentrazione e sulla memoria.
La vitamina B12 è una vitamina particolarmente importante per mantenere le cellule nervose sane e aiuta nella produzione di DNA e RNA, il materiale genetico del corpo. Essa lavora a stretto contatto con la vitamina B9, chiamata anche folato o acido folico, per aiutare a produrre globuli rossi e il ferro a lavorare meglio. L’acido folico e la vitamina B12 partecipano alla produzione di S-adenosilmetionina (SAMe), un composto responsabile, tra gli altri, della funzione immunitaria e – soprattutto – dell’umore.
Ma non è tutto, la loro cooperazione è fondamentale per controllare i livelli ematici dell’amminoacido omocisteina. Alti livelli di omocisteina sono associati a malattie cardiache.