Con trenta grammi di mandorle al giorno cosa succede al tuo corpo?  A colazione, per lo spuntino di metà mattina o pomeridiano, o durante i pasti. Ecco perché dovresti abituarti a mangiarle

 

Le mandorle sono semi oleosi ricchi di proprietà benefiche. La mandorla, il cui nome scientifico è Prunus dulci, è il seme commestibile del Mandorlo, pianta appartenente alla famiglia delle Rosaceae. La pianta è alta all’incirca cinque metri e le mandorle sono racchiuse in un guscio protettivo di natura legnosa. Originario dell’Asia, il mandorlo fu poi importato in Sicilia prima e in tutto il Mediterraneo poi dai Fenici. Le mandorle sono una straordinaria fonte di antiossidanti. Gli antiossidanti aiutano a proteggere dallo stress ossidativo, che può danneggiare le molecole delle cellule ed è responsabile di invecchiamento e malattie come il cancro. I potenti antiossidanti contenuti nelle mandorle sono concentrati soprattutto nella buccia marrone. Per questo motivo le mandorle bianche (senza pelle) non sono la scelta migliore da un punto di vista nutrizionale. Il quantitativo di mandorle e più in generale di frutta secca giornaliero da non superare è di 30-35 grammi che corrispondono a circa 15-20 mandorle (dipende dalla grandezza). Andare oltre queste dosi significa apportare troppe calorie al corpo. Meglio, quando possibile, consumarle con la pellicina dato che proprio nella parte esterna sembrano essere contenuti molte sostanze antiossidanti. (Continua a leggere dopo la foto)

Uno studio pubblicato su The American Journal Clinical Nutrition evidenza che un consumo quotidiano di circa 30 grammi di mandorle riduce il colesterolo totale, quello “cattivo” e i trigliceridi in pazienti con ipertensione o affetti da sindrome metabolica. Ma anche altri studi ne hanno illustrato i benefici sul sistema cardiovascolare e le proprietà antiossidanti e antinfiammatorie. ”Gli effetti benefici sono riconducibili al fatto che sono ricchi di grassi insaturi, fra cui gli Omega3: il nostro organismo non è in grado di produrli, ma sono essenziali per il suo funzionamento per cui dobbiamo assumerli con l’alimentazione. Inoltre apportano molti altri nutrienti: vitamine, soprattutto B, E e A, sali minerali, come potassio, rame, fosforo, ferro e calcio, proteine vegetali e fibre”. (Continua a leggere dopo la foto)

I lipidi di questi semi sono particolarmente ricchi di acidi grassi polinsaturi della classe omega 6 e di acidi grassi monoinsaturi: si tratta di elementi che hanno un noto effetto benefico sulla salute, soprattutto cardiovascolare. Il consiglio è di seguire una dieta sana ed equilibrata e concedersi al massimo sette-otto noci al giorno, oppure 15-20 mandorle o nocciole, o tre cucchiai rasi di arachidi: queste sono le porzioni medie quotidiane indicate dai Larn (livelli di assunzione di riferimento di nutrienti ed energia), che corrispondono a circa 30 grammi.