”Cancro alle ovaie e infezioni vaginali”. Igiene intima femminile. C’è qualcosa che ogni donna fa e che, invece, è molto pericoloso. L’errore che commettiamo (quasi) tutte è questo

 

L’igiene intima femminile è di fondamentale importanza per preservare al meglio la propria salute e difendersi da disturbi e infezioni varie. Eppure esiste una pratica, in apparenza banale e molto diffusa, che nasconde terribili rischi e che andrebbe abbandonata il prima possibile. Di cosa parliamo? Di un gesto comune come schizzare acqua direttamente dentro la vagina quando ci si trova sotto la doccia, con l’intenzione di liberarla da batteri e cattivo odore, e che però aumenterebbe i rischi di contrarre l’HPV, meglio conosciuto come papilloma virus umano, che in alcuni casi può a sua volta portare al manifestarsi di tumori alle ovaie. Il tutto perché i genitali femminili hanno già un equilibrio delicato e provvedono da soli a depurarsi ciclicamente: alterare il processo artificialmente non è quindi una buona idea. A rivelare questa correlazione è l’università del Texas, che ha di recente svolto uno studio su un campione di donne tutte in età compresa tra i 20 e i 49 anni.  Lavare spesso l’interno della vagina, stando ai risultati emersi, finirebbe quasi per raddoppiare questi rischi. (Continua a leggere dopo la foto)

E se la possibilità di contrarre gravi malattie resta comunque bassa, altrettanto non può dirsi per infiammazioni e infezioni meno pericolose ma molto fastidiose, sempre legate a un’igiene sbagliata e alla credenza che le parti intime vadano bagnate con particolare insistenza.  “La vagina – spiega sulle pagine del Daily Star il professor Ronnie Lamont – contiene più batteri che ogni altra parte del corpo, con la sola eccezione dell’intestino. Ma sono lì per un motivo preciso. Insistere con queste pratiche sbagliate sotto la doccia è sicuramente un modo per aumentare i pericoli, perché altera un ecosistema nato per difendersi da solo e limitare i rischi”. (Continua a leggere dopo la foto)

Il cancro ovarico è conosciuto come “il killer silenzioso” perché le donne spesso non hanno sintomi fino a quando la malattia arriva a uno stadio avanzato. Si stima siano circa 20 mila le donne americane con diagnosi di cancro ovarico e circa 14.500 muoiono per questo ogni anno, secondo quanto emerge dai rapporti dei Centers for Disease Control and Prevention (CDC). Secondo un recente studio statunitense, le donne che fanno uso di lavande vaginali presentano un rischio quasi doppio di sviluppare il cancro ovarico rispetto a chi non le usa. Studi precedenti avevano collegato la pratica – un lavaggio vaginale con un apposito device – a malattia infiammatoria pelvica e gravidanze ectopiche.