Alla fine il complotto è uscito fuori. Gli alieni, Will Smith e Bill Pullman non c’entra niente. Come non c’entra niente la sosia della Clinton, la sua malattia – di probabile origine aliena – e i coccodrilli bianchi che vivono nelle fogne di New York – il cartone “Ben tornato topo Gigio” dedicò in proposito una puntata special -. Si parla della sostanza della felicità – restiamo nella sfera della legalità e non pensiamo male ok?! – lo zucchero. Quella deliziosa e granulosa polverina bianca che solletica la lingua e colora, in qualche modo, le giornate a patto che non soffriate di diabete. Ma ecco l’inghippo. Per farla breve negli anni ’60 decine di scienziati furono pagati dall’industria americana dello zucchero per mentire sui collegamenti tra il saccarosio e i problemi cardiaci e concentrare l’attenzione sui grassi saturi. A rivelarlo una serie di documenti che sono stati scoperti da un ricercatore della Univeristy of California e pubblicati sul magazine Jama Internal Medicine. (Continua a leggere dopo la foto)
La lobby avrebbe pilotato per oltre 50 anni tutti gli studi sul ruolo dell’alimentazione collegati a problemi del sistema cardiaco: “Sono riusciti a sviare il dibattito sullo zucchero per decenni”, ha confessato al New York Times Stanton Glantz, professore di medicina. I documenti trovati dimostrano che la Sugar Association corruppe, con un assegno di 50 mila dollari, tre ricercatori di Harward per pubblicare un’analisi sullo zucchero relativo ai problemi al cuore. Sia gli scienziati che i membri dell’associazione non sono più vivi.
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Le nuove linee guida ora stanno cercando di modificare l’alimentazione dei cittadini: L’American Heart Association ha vietato fino ai due anni di età dolci e bibite gassate. E anche dopo, fino ai 18 anni, non si dovrebbero superare i 25 grammi giornalieri per evitare rischi correlati alla salute.